Anche i vostri bimbi mangiano le unghie? Ecco qualche consiglio utile!

bimbi mangiano le unghie

Se anche i vostri bimbi mangiano le unghie non disperate, è un fenomeno molto comune! Tutto ciò se dura da poco tempo o avviene saltuariamente non crea particolari difficoltà; tuttavia, se aumenta di frequenza sino a diventare un fenomeno invasivo può rappresentare un problema sul piano psicologico ma anche fisico! Qui di seguito desidero prima di tutto parlarvi del perché i bimbi mangiano le unghie, perché è utile aiutarli a smettere e quali passi seguire affinché ciò possa avvenire con successo!

Se i  bimbi mangiano le unghie perché farli smettere?

Il fenomeno del mangiarsi le unghie, detto anche ONICOFAGIA, è simile a quello del togliersi le pellicine dalle unghie o morsicarsi la felpa.

Se i bimbi mangiano le unghie è utile aiutarli per diverse ragioni.

  1. Igiene e salute: mangiare le unghie porta i bambini ad ingerire batteri e sostanze a volte nocive nel corpo, arrecando infezioni alla pelle, lingua, gengive, denti;
  2. Estetica: tutti convengono che sia poco carino vedere persone che si mangiano le unghie, per ragioni estetiche e sociali (banalmente dopo che ci si è mangiati le unghie si hanno le dita sporche, bagnate di saliva)!
  3. Fattori psicologici: se i bimbi mangiano le unghie spesso è perché vivono un disagio che non riescono ad esprimere verbalmente, ma lo direzionano verso se stessi (vedi paragrafo successivo).

Perché i bimbi mangiano le unghie?

Se i bimbi mangiano le unghie spesso nascondono uno stato di ansia sottostante e un bisogno di scaricare tale tensione in maniera aggressiva contro di sé. E’ per tanto utile rispondere come genitori alle seguenti domande:

  1. Da quanto tempo i bimbi mangiano le unghie? E’ utile cioè distinguere se si tratta di un vizio di media/lunga data o se riguarda invece un tic: quest’ultimo di solito avviene in modo ripetitivo senza che il bimbo se ne accorga, è molto comune e solitamente come è comparso se ne va!
  2. Nostro figlio dorme a sufficienza? Il sonno è molto importante nei bambini, che dovrebbero in media riposare 10 ore a notte, andando a letto presto la sera. Se ciò non accade la stanchezza aumenta e anche la tensione e il nervosismo.
  3. Che fase di vita sta vivendo? Com’è il contesto famigliare? Sono domande molto importanti a cui è opportuno che i genitori diano una risposta per poter spiegare al meglio il fenomeno riscontrato.

Rimedi da attuare nel contesto famigliare

Sulla base delle risposte alle domande appena illustrate è possibile iniziare ad avviare un primo livello di intervento su:

  • Sonno e stanchezza: maggiore è la stanchezza, più aumenterà l’irritabilità e si ridurrà l’attenzione, la capacità di tollerare le frustrazioni e gestire al meglio gli stati emotivi negativi. E’ possibile, ad esempio, anticipare pian piano l’orario di messa a letto sino ad arrivare a quello desiderato.
  • Contesto famigliare e sociale: quasi certamente come genitori avremo individuato una o più sofferenze magari nel contesto scolastico o famigliare (gelosia col fratello, troppi litigi tra i genitori, baby sitter poco adeguata etc). Una volta individuata l’area problematica è opportuno cercare delle soluzioni concrete che risolvano lo stato di tensione e malessere che sta vivendo nostro figlio.

7 fasi da seguire se i bimbi mangiano le unghie!

Prima di procedere con l’elenco delle strategie da seguire se i bimbi mangiano le unghie, è bene fare una premessa importante sia ai genitori ma anche ai bambini, che devono diventare consapevoli di avere una difficoltà e il perché questa persiste. Mangiare le unghie, come rosicchiare la felpa o strapparsi le unghie/pellicine è una ABITUDINE e un AUTOMATISMO: come guidare la bicicletta, la macchina, vestirsi, lavarsi i denti! Per tanto non serve a niente dire al bimbo “Non mangiarti le unghie” o punirlo perché  si tratta di un riflesso condizionato radicato nel tempo; in tal caso lo umilieremmo e lo faremmo sentire sbagliato senza aiutarlo a capire come risolvere il problema!

Primo Step: osserviamo il fenomeno!

E’ come se dovessimo mettere una lente di ingrandimento e osservare dove accade più di frequente che i bimbi mangiano le unghie, cosa stanno facendo e con chi sono. Può essere di aiuto l’uso di un diario che i genitori magari separatamente compilano per confrontarsi poi tra di loro e restituire in maniera semplice al figlio quanto compreso.

Qui sotto vi riporto un esempio di diario che potete utilizzare e compilare in questa prima fase (troverete un primo esempio riportato da me).

QUANDO MANGIA LE UNGHIE
DOVE SI TROVA
CON CHI E’?
Verso le 19 prima di mangiare Davanti alla TV Da solo

Secondo Step: troviamo degli STOP utili a fermarsi!

Dopo aver inquadrato il problema è utile, innanzitutto, farci aiutare da alcuni artifici quando i bimbi mangiano le unghie. In questo caso, come nelle fasi successive, non vi è un percorso preconfezionato giusto o sbagliato, ma si può fare affidamento alla nostra fantasia e creatività. Possono essere di aiuto ad esempio dei cerotti da mettere attorno alle dita, oppure dei guanti leggeri o dei copri dita in lattice. Scegliamo assieme a nostro figlio ciò che preferiamo e iniziamo ad usarlo!

Terzo Step: cerchiamo dei modi per tenere occupate le mani!

L’idea di base è occupare le mani per sostituire il vizio del mangiarsi le unghie. Proviamo a pensare a qualcosa che possiamo attuare sia in casa ma anche all’esterno: se, infatti, il problema principale lo avessimo a scuola è utile che nostro figlio sia in grado di servirsene anche lì.  Chiediamoci quindi: “COME CI PIACEREBBE TENERE OCCUPATE LE MANI?”. Prendiamo un foglio, creiamo un elenco di piccole attività che potremmo effettuare come stringere una pallina anti-stress, trovare una pietra magica da tenere in mano o un filo di lana da arrotolare e scegliamo la preferita.

Quarto step: aumentiamo il movimento!

L’attività motoria è fondamentale nell’essere umano e quindi anche nel bambino: maggiore è il movimento minore sarà la tensione accumulata e il livello di aggressività diretta all’esterno o contro se stessi (esempio mangiarsi le unghie). Anche in questo caso proviamo assieme a nostro figlio a pensare a diverse attività che potrebbe effettuare, alcune da solo, altre con amici, altre ancora coi genitori da distribuire in settimana. Qui di seguito un piccolo elenco che potrete, però, ampliare e modificare a seconda dei vostri gusti:

  • correre;
  • giocare a calcio, basket, pallavolo;
  • fare lunghe camminate;
  • andare in bicicletta o sul monopattino;
  • fare a casa ginnastica, capriole, salti;
  • ballare;
  • suonare la batteria.

Quinto step: osserviamo le emozioni e impariamo a gestirle meglio

Se i bimbi mangiano le unghie significa che non riescono ad accettare bene alcune emozioni che vivono e ad esprimerle adeguatamente. Talvolta dietro questo gesto si nasconde la tristezza, altre volte la noia, la rabbia o la vergogna. Nostro figlio deve così imparare a capire tali aspetti, facendo un’analisi dettagliata di cosa gli succede. Uno strumento utile è il diario, diviso in colonne diverse che aiuta a comprendere a fondo il problema. All’inizio nostro figlio dovrà compilare aiutato da noi le prime 4 colonne, poi dopo un periodo di osservazione anche la quinta! Qui di seguito un esempio concreto da seguire.

SITUAZIONE VISSUTA COSA PENSO COSA PROVO EMOTIVAMENTE COME REAGISCO? COSA FACCIO? COSA POTREI FARE DI DIVERSO?
Sono a scuola, la maestra mentre spiega si ferma e mi chiede di ripetere che cosa ha detto. Io non so risponderle e lei mi sgrida davanti a tutti Sono proprio incapace Tristezza e tanta rabbia contro di me e la maestra Mangio le unghie -Potrei pensare che non sono incapace ma un po’ distratto e dovrei lavorare su questa cosa;

– prendo in mano la mia pallina antistress e la schiaccio finché non mi sento meglio.

Così facendo nostro figlio imparerà a riconoscere ciò che gli sta succedendo e ad esprimerlo in maniera più adeguata!

Sesto step: impariamo dei metodi di rilassamento!

Oltre ad aumentare il movimento ed esprimere diversamente le proprie frustrazioni così da intervenire se i bimbi mangiano le unghie, si possono imparare anche dei metodi per rilassarsi! Ve ne sono di moltissimi tipi, molti dei quali è possibile anche effettuare insieme mamma-bambino. In altri articoli che ho scritto ho illustrato l’importanza di imparare a prendere contatto col proprio respiro per ridurlo di intensità quando siamo agitati, imparare ad ascoltare il proprio corpo  e la tecnica dell’abbraccio della farfalla 

Settimo step: mettiamo assieme tutto ciò che si è appreso!

Questa è la vera sfida, mettere in pratica step by step, vedere come procede, capire se ci sono delle difficoltà, come superarle insieme con mamma e papà sino a riuscire a risolvere il problema del mangiarsi le unghie. Idealmente quindi, dopo aver compreso osservando che caratteristiche ha il fenomeno dell’onicofagia, nostro figlio da subito metterà delle protezioni che lo aiutano a non mangiarsi le unghie e porterà con se sempre un oggetto su cui scaricherà la tensione. Poi aumenterà il movimento scaricando maggiormente le tensioni che accumula e imparerà anche a riconoscere quali sono le emozioni che innescano il mangiarsi le unghie. Infine, apprendendo anche metodi di rilassamento imparerà a gestire diversamente ciò che sente sostituendo il mangiarsi le unghie con qualcosa di più appropriato!

Uso dei rinforzi positivi nel cammino

E’ molto utile durante la sperimentazione e l’acquisizione di questo metodo utilizzare dei piccoli rinforzi che stimoleranno nostro figlio ad imparare un modo nuovo di gestire la propria ansia e irritazione. E’ possibile creare con il bimbo un tabellone a punti che può essere pensato in maniera creativa; ad esempio possiamo pensare che ogni volta che nostro figlio acquisisce uno step e lo mette in atto la prima volta gli diamo un piccolissimo regalino (anche caramella, cioccolatino) e anche 1 punto. Se lo step riesce a mantenerlo per un giorno intero 3 punti, per 2 giorni consecutivi 6 punti, sino ad arrivare alla settimana. Quando unisce 2 step insieme bonus speciale di 10 punti e così via. Sarete voi a scegliere ogni quanti punti dare un premio. In  questo contesto non devono esserci le punizioni perché inutili e umilianti per quanto ho spiegato all’inizio.

Gestione delle “ricadute”

Succederà ovviamente che ci siano piccole o grandi ricadute, fallimenti nei vari step o anche dopo un po’ di tempo. Se ciò accade e i bimbi mangiano le unghie nuovamente è normale; l’importante è sempre non colpevolizzare nostro figlio ma cercare sempre di capire cosa gli è successo e dove si è perso, aiutandolo a ritrovare la giusta strada!!

In conclusione

Che ne pensate? Avete trovato interessante e utile ciò che avete letto? Se avete voglia di confrontarvi con me o pormi qualche domanda non esitate a contattarmi per telefono, via mail o via Skype!

A presto!

Dott.ssa Sabrina Borraccia